Odontoiatria low-cost e turismo dentale

15.08.2013 00:00

Crescono in maniera esponenziale i centri dentistici “low cost” ed il turismo dentale in alcuni paesi europei, ed una breve ricerca sul web confermerà che anche nel nostro Paese si vanno diffondendo tali pratiche. Basti pensare che secondo i motori di ricerca le parole “dentista low cost”, “dentista all’estero”, “turismo dentale” nelle varie lingue risultano essere attualmente tra le parole più ricercate.

TURISMO DENTALE - Sono le associazioni dei professionisti odontoiatri a lanciare da tempo l’allarme presso i pazienti e le autorità pubbliche contro i pericoli per chi sceglie queste modalità di cura a buon mercato. La ragione di tutto ciò per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, dev’essere certamente ricercata sia nella crisi economica che coinvolge gran parte dei paesi europei e che sta portando allo smantellamento della sanità pubblica (basti pensare a quanto recentemente affermato sull'argomento dall'ex premier Monti), sia ai costi elevati delle terapie negli ambulatori privati. Inoltre, vi è da considerare che le terapie odontoiatriche complesse richiedono tempi lunghi, ed a volte il paziente associa la rapidità di esecuzione ad un risparmio economico molte volte illusorio; il tutto è purtroppo frequentemente incompatibile con efficacia e durata dele cure intraprese.

DENTISTA LOW COST - L’odontoiatria “low cost” (italiana ma in special modo straniera) “offre” al pubblico proprio queste cose: prezzi bassi e tempi rapidi. Trattandosi spesso di trattamenti ad elevato contenuto specialistico, i due concetti indicati (economicità, reale o fittizia, e brevità delle terapie), trovano a volte soddisfazione in contesti operativi caratterizzati da qualità non eccelsa ed aumento dei rischi per la salute. La chirurgia orale, specialmente quella che interessa le strutture ossee, necessita di tempo per portare ad una guarigione da ritenersi efficace; già la circostanza che all’estero siano indiscriminatamente promessi e realizzati trattamenti come terapie implanto protesiche (impianti dentali e protesi) in pochi giorni, dovrebbe mettere sul chi va là il potenziale paziente.

LE METE - Il fatto che si offrano cure di soli 7 giorni e a costi incredibilmente inferiori vuol dire per forza di cosa standardizzare i trattamenti (i "pazienti" sono ora "clienti", ed occorre riempire le sale d'attesa per rendere economicamente vantaggiosa la "catena di montaggio" odontoiatrica...) e anche rischiare di pagare conseguenze non di poco conto. Come dicevamo se fino a poco tempo fa si sceglieva soprattutto di andare all’estero e le mete più toccate riguardavano Ungheria, paesi dell’ex Jugoslavia, Romania ed anche Albania perché i costi dei viaggi e delle permanenze erano senz’altro meno onerosi rispetto ai prezzi delle terapie in Italia, spuntano anche nel Belpaese, come funghi, vere e proprie catene che offrono un dentista low cost (normalmente neo-laureato) con prezzi abilmente "di richiamo" rispetto alle normali tariffe applicate. È chiaro, a questo punto, che dovrebbero essere le Autorità sanitarie nazionali a mettere in guardia i cittadini sui rischi, e a vigilare sui centri low cost presenti sul territorio nazionale, per controllare che siano rispettati tutti gli standard di sicurezza a tutela della salute pubblica.

UN'ULTIMA CONSIDERAZIONE - Non si comprende il motivo per il quale l'odontoiatria, caso unico della medicina, debba essere considerata una sorta di "supermarket" sul quale far confluire offerte speciali, promozioni, gruppi di acquisto, e chi più ne ha più ne metta... non si è mai vista un'offerta speciale per "la settimana dell'appendicite", o forti sconti per "il mese della cataratta", non si capisce perchè si debba ricorrere alle offerte speciali sulla detartrasi e/o sbiancamento, o sugli impianti dentali... l'etica professionale esiste, e chi se ne dimentica probabilmente tenderà a "trasgredire" anche su altri aspetti basilari della professione...