L’odontoiatria infantile, detta anche pedodonzia, può iniziare l’attività preventiva già a 3-4 anni di età: con un approccio dei medici graduale e “giocoso”, teso alla conquista della fiducia del bambino, si potrà instaurare un rapporto sereno e disteso, facilitando così le visite periodiche nonché le stesse cure.
Occorre sfatare la credenza comune per la quale i denti da latte non possono cariarsi, infatti recenti dati indicano che circa il 20% dei bambini ha una o più carie; la causa risiede normalmente nell’alimentazione, ed è strettamente correlata alla quantità e (soprattutto) alla frequenza di assunzione di zuccheri; abitudini quali intingere il ciuccio del bambino nel miele o nello zucchero, o la frequente assunzione giornaliera di bevande contenenti zucchero, generano immancabilmente l’insorgenza della carie; in particolare, durante il sonno notturno, quando la produzione fisiologica di saliva cala (la saliva è il principale sistema di difesa dei denti), se il bambino dorme con il biberon (altra causa di malformazioni orali…) o beve ripetutamente bevande zuccherate, la carie evolve con rapidità, in quanto i batteri che ne sono la causa ricevono dosi ripetute di zuccheri (il loro nutrimento) senza essere contrastati dalla saliva.
La carie infantile se trascurata, alla pari della carie in età adulta, si estende alla polpa dentale, il cui dolore intenso non può essere tollerato dal bambino; l’intervento in questi casi è relativamente semplice, ma occorre seguire successivamente un programma al fine di curare il dente.
Inutile sottolineare l’importanza della prevenzione, eliminando il più possibile l’assunzione di zuccheri (soprattutto se ripetuta nell’arco della giornata); sempre a titolo preventivo, si è rivelata ottima la tecnica della sigillatura, un intervento rapido e ben tollerato, che consiste nell’applicazione di resine sigillanti sul fondo delle fosse e dei solchi dei denti; le resine, dopo polimerizzazione con una lampada speciale, solidificano sul dente, impedendo di fatto il formarsi della carie.