La parodontologia tratta i tessuti di sostegno adiacenti ai denti, cioè le gengive e l’osso sottostante.               

    Le patologie parodontali si presentano normalmente con sintomi “blandi”, a volte anche assenti, che spesso vengono trascurati, vale a dire gengive infiammate ed arrossate o con sensazione di bruciore, sanguinanti dopo l’uso dello spazzolino; questa fase iniziale detta “gengivite” trae origine dall’accumulo di placca batterica e tartaro sia sulla superficie dei denti sia sul bordo di contatto fra dente e gengiva; la terapia è semplice, consistendo in una detartrasi (detta anche pulizia o ablazione del tartaro) della durata di circa un’ora, eventualmente seguita da una breve seduta di educazione all’igiene dentale; normalmente la detartrasi è pressochè indolore, richiedendo al massimo una leggerissima anestesia locale per pazienti particolarmente sensibili o ansiosi.               

    La gengivite trascurata evolve, nel corso di qualche mese/anno, in parodontite (nota come piorrea) con la quale inizia il processo di distruzione ossea nella zona di sostegno del dente, fino a causarne la perdita; si stima che attualmente circa il 40% della popolazione sia affetta da forme di parodontite lieve/media, e circa il 10% abbia forme di parodontite pericolosa per il mantenimento del dente interessato; spesso purtroppo il paziente arriva in cura solo quando ha perso quantità importanti di osso, ed il dente è già mobile e dolente: in queste condizioni, difficilmente si riesce a recuperare la situazione.

    La parodontologia è anche complemento indispensabile alla chirurgia implantare: infatti la chirurgia parodontale, ramo comune ed affine alla chirurgia orale, opera per rigenerare i tessuti ricostruendo un supporto osseo adeguato ai denti colpiti dalla parodontosi, potendo rigenerare osso e mucose anche per consentire l’inserimento di un impianto; ad impianto inserito, è fondamentale la successiva sussistenza di osso e gengiva sufficienti a mantenere sempre ancorato l’impianto alla mascella; infatti, similmente ai denti naturali, anche per gli impianti un’igiene orale trascurata e la mancanza di cure parodontali possono causare la perdita dell’impianto stesso.

    Oltre alla normale detartrasi (semestrale o, almeno, annuale) la prevenzione delle malattie parodontali si effettua anche con sedute di levigatura radicolare (detta anche “curettage”), svolta in anestesia locale per 4-6 sedute, che mira a rimuovere il tartaro infiltrato ed accumulato sulle radici dei denti, con l’ausilio di strumenti chiamati “curette”.